In data 30 marzo 2018 la Banca d’Italia ha pubblicato gli orientamenti di vigilanza (gli “Orientamenti”) sui prestiti contro cessione del quinto dello stipendio, con cui si forniscono agli intermediari e al mercato precisazioni applicative dei principi contenuti nella normativa al fine di contrastare condotte improprie e promuovere l’adozione di comportamenti corretti nei confronti della clientela.Come noto, le operazioni di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione (nel prosieguo “CQS”) costituiscono una forma di credito ai consumatori erogata da banche e società finanziarie, alla quale possono accedervi i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e pensionati.

Tale tipologia di finanziamento – che presenta caratteristiche che la rendono per molti versi assimilabile a un prestito “garantito” e nel cui processo di commercializzazione un ruolo importante è spesso svolto dagli agenti in attività finanziaria e dai mediatori creditizi – ha una durata massima di dieci anni e un importo della rata di rimborso non superiore alla quinta parte dello stipendio (o della pensione) netto mensile.

Il comparto dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, sebbene rappresenti una componente contenuta dei finanziamenti erogati a livello di sistema, costituisce comunque una importante opportunità di finanziamento per una determinata tipologia di clientela che potrebbe restare esclusa dal circuito del credito.

Secondo l’Autorità di vigilanza il suddetto comparto è da tempo connotato da criticità che hanno inciso negativamente sulla trasparenza, correttezza e qualità delle relazioni tra intermediari e clienti. In questo senso, infatti, alcuni comportamenti impropri rilevati tra gli operatori del comparto, con riflessi negativi sulla clientela, hanno indotto la Banca d’Italia ad intervenire con due comunicazioni al sistema nel 2009 e, successivamente, nel 2011.

L’attività di controllo più recente e il confronto con il mercato condotto nel mese di aprile del 2016 hanno messo in evidenza il permanere di criticità nel settore e nei comportamenti verso i clienti, che incidono sul livello e la struttura dei costi, sia per le prime erogazioni sia, soprattutto, nei casi assai frequenti di rinnovo delle operazioni (non sempre rispondenti a reali esigenze finanziarie del cliente). Tra le cause, vi sono condotte opportunistiche di alcuni operatori e delle reti collocatrici.

La Banca d’Italia ritiene che sul mercato della CQS sia necessario e urgente ridurre il contenzioso, assicurare una maggiore tutela dei clienti e mitigare i rischi operativi, reputazionali e legali per gli intermediari. Sono stati, pertanto, elaborati gli Orientamenti di vigilanza con lo scopo di contrastare le condotte non pienamente conformi, ovvero elusive del quadro normativo, indicando agli intermediari i presidi organizzativi da rafforzare e gli interventi correttivi e migliorativi necessari, nonché i comportamenti più virtuosi verso i quali gli operatori devono tendere, senza tuttavia ricadute in termini di costo per la clientela.

Gli Orientamenti sono volti, inoltre, ad assicurare una maggiore tutela dei clienti attraverso la crescita della qualità delle relazioni e la riduzione del contenzioso, esplicitando in ultima istanza le basi dell’azione di controllo della Vigilanza, costituendo, inoltre, un utile riferimento per risolvere le controversie che giungono all’Arbitro bancario finanziario.

Nello specifico, il documento è articolato in IX sezioni, ciascuna delle quali specifica:

  1. i) l’indicazione delle maggiori criticità riscontrate e da affrontare;
  2. ii) i principali riferimenti normativi e indicazioni applicative, frutto dell’esperienza dell’attività di controllo;
  • iii) alcune “buone prassi” (evidenziate in separati box colorati), che rappresentano condotte virtuose in grado di innalzare la qualità delle relazioni con la clientela, verso le quali si auspica una progressiva convergenza.

Banche e società finanziarie operanti nel mercato della CQS sono invitate a rivedere tempestivamente le soluzioni di carattere organizzativo e applicativo sin qui seguite e ad adottare gli interventi correttivi e migliorativi necessari ad assicurare convergenza ai presenti Orientamenti.

Nello svolgimento dell’azione di controllo la Banca d’Italia tiene conto del complesso delle disposizioni vigenti e delle indicazioni contenute nei presenti Orientamenti di vigilanza, condivisi con l’IVASS e con l’OAM per i profili di rispettiva competenza.

Operazioni di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Orientamenti di vigilanza (leggi gli orientamenti)

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